A proposito Alessandro

Ingegnere delle Telecomunicazioni con propensione al web2.0 ed il pallino della tecnologia; toscano & casentinese, vivo a Firenze

Diffondo volentieri la notizia che mi è stata inviata via email da Matteo Lucchesi, presidente del LuccaLUG

Domenica 8 febbraio si terrà a Lucca la conferenza: “Freerunner:
alternativa Opensource all’Iphone
“. L’occasione sarà il
primo “Freerunner Party” nazionale, organizzato dall’associazione Luccalug.
La conferenza che si terrà alle ore 17 ha lo scopo di presentare l’
ultimo terminale messo in vendita dal progetto OpenMoko,
che mira a creare il primo dispositivo mobile completamente
Opensource. Il telefono non ancora indicato per un pubblico di massa (di cui ho già parlato qui, ndr)
offre già la possibilità di utilizzare diverse distribuzioni, oltre a
quella nata dal progetto OpenMoko, troviamo Android, sistema
operativo per cellulari sviluppato da Google.
Il dispositivo equipaggiato di wifi, bluetooth, accelerometri,
touchscreen, gps e naturalmente di un kernel linux, risulta appetibile
per tutti gli amanti del sistema operativo del pinguino che desiderano
espandere la loro passione al settore della tecnologia mobile.
Durante la conferenza verrà illustrata la storia, il presente e il
futuro del progetto.
L’ occasione sarà resa ancora più interessante dallo sponsor della
manifestazione nonchè rivenditore
ufficiale nazionale, che metterà a disposizione dei partecipanti uno
sconto sui dispositivi, assieme alla possibilità
di non pagare le spese di spedizione, visto che sarà presente.

L’invito è rivolto a chi non conosce questo progetto o a chi ne ha
sentito parlare ed è curioso, sia di toccare con mano, che di
conoscere
le prospetive di questa nuova comunità.

Per approfondire:
http://openmoko.org

Per partecipare all’evento è necessario isciversi qua:
http://luccalug.it/wiki/Freerunner

Ho (finalmente) trovato il tempo per sistemare la guida all’ installazione, aggiornamento e configurazione delle schede wireless con chip Ralink su Ubuntu.

Tale guida è valida per la maggioranza dei chip Ralink attualmente presenti, ed in particolare:

  • RT2400 (PCI/PCMCIA)

  • RT2500 (PCI/PCMCIA)

  • RT2570 (USB)

  • RT61 (PCI/PCMCIA)

  • RT73 (USB)

Trovate la nuova pagina (revisionata) a questo indirizzo:

http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviSenzaFili/Ralink

In particolare sono state riportate le procedure di aggiornamento dei driver presenti di default nel kernel.

Nell’ordine di preferenza: utilizzo del pacchetto di backports, compat-wireless, driver legacy.

Se trovate errori o mancanze non esistate a segnalarmelo! 😉

Un solo pacchetto per tante soluzioni…

Cosi come era presente in Hardy, anche in Intrepid è presente il pacchetto linux-backports-modules-intrepid, che fa parte del repository “intrepid-proposed” (si abilita da Sistema > Amministrazione > Sorgenti software > Aggiornamenti).

Questo pacchetto contiene una quantità notevole di aggiornamenti per diversi driver wireless, migliorando prestazioni e stabilità.

In particolare, in questo momento il pacchetto contiene i seguenti driver:

lbm-iwlwifi-4965-2.ucode
lbm-iwlwifi-3945-2.ucode
lbm-iwlwifi-5000-1.ucode
ssb.ko
rt2400pci.ko
rt2500pci.ko
rt2500usb.ko
rt2x00lib.ko
rt2x00pci.ko
rt2x00usb.ko
rt61pci.ko
rt73usb.ko
iwl3945.ko
iwlagn.ko
iwlcore.ko
libertas.ko
libertas_cs.ko
libertas_sdio.ko
usb8xxx.ko
b43legacy.ko
p54common.ko
p54pci.ko
p54usb.ko
b43.ko
ath9k.ko
ipw2100.ko
ipw2200.ko
libipw.ko
rtl8180.ko
rtl8187.ko
zd1211rw.ko
ath5k.ko
adm8211.ko
rndis_wlan.ko
mac80211_hwsim.ko
cdc_ether.ko
rndis_host.ko
usbnet.ko
b44.ko
eeprom_93cx6.ko
lbm_cw-cfg80211.ko
lib80211.ko
lib80211_crypt_ccmp.ko
lib80211_crypt_tkip.ko
lib80211_crypt_wep.ko
lbm_cw-mac80211.ko

Notiamo la presenza dei driver Intel, Ralink, Broadcom, Prism, Atheros, Libertas e altri…

Il pacchetto segue molto più da vicino lo sviluppo dei driver wireless nel kernel di Linux, sincronizzandosi ogni tanto con delle releases stabili dei Compat-Wireless e viene aggiornato automaticamente col kernel di ubuntu.

Qui è disponibile lo changelog completo del pacchetto.

Molti utenti riportano notevoli miglioramenti con l’utilizzo di questi driver, per cui vi consiglio almeno di provarlo se avete qualche problema di connessione wireless.
Anche perchè per tornare alla versione precedente è sufficiente rimuovere il pacchetto! 😉

Da ormai qualche giorno è comparso sulla mia scrivania un iPhone 3G 🙂

Non è un regalo di Natale, ma il regalo che tutti i miei amici (e mio fratello) hanno voluto farmi per la laurea … (GRAZIE !!)
Un regalo più che gradito, direi probabilmente il più desiderato. E non solo perchè il mio vecchio ed amato Nokia 6630 stava dando ormai segni di una morte imminente, ma anche perchè tra i dispositivi della stessa fascia (di prezzo e caratteristiche) era quello che sicuramente mi attirva di più.

Prendo spunto dal nuovo arrivo per fare delle mie considerazioni sull’iPhone e i suoi concorrenti attuali, articolo che avevo in mente da tempo ma che poi non avevo mai trovato il tempo di scrivere 😛 Leggi tutto →

Lo ammetto: negli ultimi mesi ho latitato parecchio su questo blog … (basta guardare la data del mio ultimo articolo, 19 settembre!) ma non vi preoccupate, non l’ho abbandonato!

Mi scuso se non ho avuto il tempo di scrivere articoli che avevo in mente, di rispondere ai commenti e alle email: sono stato davvero molto impegnato…. e come capirete il blog è passato un po’ in secondo piano.

Per farla breve, ieri, 19 Dicembre 2008 il sotto scritto è diventato (finalmente)

Dottore in Ingegneria delle Telecomunicazioni”  !

Eh si… sono davvero felice di aver raggiunto questo primo traguardo (ma non l’ultimo, dato che sto già facendo la specialistica) della mia carriera universitaria… sono stati anni difficili, impegnativi… ma anche estremamente belli sotto tanti punti di vista, soprattutto per le persone magnifiche che ho sempre avuto intorno a me (e che continuano ad esserci).

Per chi interessasse, il titolo della mia tesi era: “Sviluppo e implementazione di un protocollo di gestione di videconferenze SIP-based“. In breve: lo studio di un protocollo di gestione (BFCP) e l’analisi della sua implementazione (CONFIANCE) su piattaforma open source (Asterisk e Minisip). Tutto su Linux, ovviamente !! 😉

Adesso mi godrò un po’ le meritate vacanze… e vi prometto qualche aggiornamento in più sul blog (di idee ne avrei tante!!)

Ciaoooooo !!!

Vi segnalo che è uscita una nuova versione di Wicd, la 1.5.2

Non l’ho ancora testata bene, ma dovrebbero esser stati corretti solamente i bug riscontrati nella precedente versione 1.5.1 (per esempio quello che impediva la rimozione).

Provatelo e ditemi voi come va 😉

La pagina per il download è qui.

Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare dell’Openmoko Neo Freerunner, il telefono molto sbandierato, promosso e acclamato nella blogosfera come l’anti-iphone, l’alternativa completamente libera e opensource alla chiusura del software di Apple.

Di recente la piccola azienda che le produce ha iniziato a venderli (tramite ordini via Internet) e i primi esemplari sono iniziati ad arrivare tra le mani di speranzosi smanettoni.

Uno di questi è mio cugino, Treviño. Ho avuto quindi modo di toccare con mano questa “saponetta” e assistere a diverse fasi della sua costruzione. E tirare le mie conclusioni

Leggi tutto →

Una bella novità che mi ritrovo al rientro dalle vacanze è il rilascio della versione stabile di Wicd, l’ormai stafamoso gestore di connessioni wireless e wired, giunto alla versione 1.5.1. Dopo un lungo beta test e un susseguirsi infinito di Releases Cadidate, ecco finalmente la tanto agognata stable !

Delle novità di Wicd 1.5.x ho già parlato qualche tempo fa e da allora non ci sono stati sostanziali cambiamenti nelle caratteristiche… più che altro bugfix.

Network Manager 0.7 sta facendo passi da gigante, ma per adesso Wicd rimane sempre una spanna sopra in funzionalità, velocità e stabilità !

Il pacchetto .deb per tutte le versioni di Ubuntu (e Debian) si trova qui. Il repository non è ancora aggiornato, ma presumo che lo sarà a breve.

L’upgrade dalla versione 1.4.x dovrebbe avvenire automaticamente senza problemi, importando tutte le precedenti configurazioni. Ricordo inoltre che Wicd è incompatibile con Network Manager, per cui sarà necessario disinstallare quest’ultimo prima di procedere all’installazione del pacchetto di Wicd.

A differenza delle versioni precedenti, Wicd 1.5 non utilizza più la cartella /opt/wicd per l’installazione dei files, ma segue gli standard di Linux, installandosi in /etc/wicd e /usr/lib.

Per far partire l‘icona nella system tray (dopo aver avviato il servizio) è adesso necessario scrivere “wicd-client” nel terminale, oppure inserirlo in avvio automatico in Sistema -> Preferenze -> Sessioni

Come sempre vi invito a segnalare eventuali bug e problemi nel forum ufficiale di Wicd o su Launchpad.

Saludos 😉

AGGIORNAMENTO:

Se avete problemi nell’upgrade di versione, non visualizzate l’icona o all’avvio viene sempre richiesta la password per sbloccare il demone, applicate la seguente procedura suggerita da LukeNukem:

1) Scaricare l’ultima versione stabile di wicd nel desktop, dal link già postato sopra.
2) Per disinstallare il pacchetto senza problemi è necessario muovere un file di installazione da un’altra parte

sudo mv /var/lib/dpkg/info/wicd.prerm ~/Desktop

3) Utilizzando il gestore di pacchetti Synaptic, cercare wicd e rimuovere completamente il pacchetto.
4) Andare in Sistema > Preferenze > Sessioni e controllare che tra i programmi in avvio automatico non ci sia selezionata o presente alcuna voce facente riferimento a wicd. Nel caso, rimuoverla.
5) Installare la nuova versione di wicd facendo doppio click sul file .deb appena scaricato. Procedere con l’installazione anche in caso di notifiche di versione già presente in un repository.
6) Riavviare e controllare che l’icona nella system tray sia apparsa. Se non appare, controllare che in Sistema > Preferenze > Sessioni sia presente una voce di Wicd, con all’interno il comando “wicd-client”.

Prima di dare le mie considerazioni, vi riporto un pezzo dell’intervista di Mark Shuttleworth, (il papà di Ubuntu, per chi non lo sapesse) al sito derStandard.at, risalente a qualche giorno fa.

Ecco una mia (libera) traduzione:

derStandard.at: Se guarda il mercato attuale dei desktop c’è un sistema operativo che sta crescendo significativamente e non è Linux, è OsX. Quale crede sia la ragione di questo?

Shuttleworth: Prima di tutto dovremmo capire questo, che è un’osservazione importante: il fatto che OS X stia crescendo ci dice che Windows si sta indebolendo. Il fatto che OS X stia crescendo e Linux no, ci dice che OS sta offrendo cose che Linux non offre. Una di queste è il ritmo del cambiamento, il livello di innovazione. Dobbiamo veramente riconoscere che Apple è un motore d’innovazione. Un’altra di queste cose è la loro attenzione alla “web experience“. Loro, e non Microsoft, riconoscono fermamente che è il web la “killer application” dei PC oggi.
C’è una grande opportunità per noi di offrire una grande web experience, ma dobbiamo impegnarci molto nel farlo.

derStandard.at: Dunque per lei OS X è più interessante di Windows ?

Shuttleworth: Per me si, OS X è più interessante. Credo che il software libero sia la più sorprendente piattaforma per l’innovazione, ma credo che questa innovazione deve tendere anche a seguire la “via più facile”, la gente di solito sceglie la via con difficoltà minore: si vogliono esprimere le proprie idee e lo si vuol fare nel modo più facile possibile. E al momento non offriamo un luogo particolarmente semplice in cui andare ad esprimere la propria tecnologia.
Ovviamente ci sono delle eccezioni, guardate ai plugins di Firefox, per esempio. Una volta che Firefox ha raggiunto lo stesso livello di funzionalità di Internet Explorer, c’è stata una esplosione del numero di plugins. Questa è stata spinta da gente che pensava “ho una idea su come migliorare il browser”. E quale era il modo più facile per farlo? Scrivere un plugin per Firefox! E credo che questo ci dovrebbe dire molte cose…

derStandard.at: Quali sono gli ostacoli principali che frenano il successo di Linux sui desktop?

Shuttleworth: Penso che ancora non riusciamo a fornire una soddisfacente “user experience”. Penso che forniamo una user experience (buona) per chi ha un motivo nel voler stare su piattaforma Linux, sia per il prezzo che per la libertà. Se questo è il tuo motivo principale, Linux è la risposta giusta.

Ma se sei uno a cui non importa molto il prezzo, a cui non importa molto la libertà, non penso che possiamo dire che un desktop Linux offra la miglior esperienza possibile. E c’è qualcosa che dobbiamo cambiare, c’è qualcosa su cui mi sto impegnando a lavorare, focalizzando l’incremento delle risorse di Canonical nel capire come possiamo spingere la desktop experience fino a competere con Mac OS X.

Chi si aspettava risposte di parte da Mr. Ubuntu rimarrà deluso: Mark riesce a sorprenderci con un giudizio obiettivo sul mercato attuale dei sistemi operativi. Non è uno di quelli che pensano che Linux sia migliore a priori, senza dubbio. Non ha le bende (da nerd) sugli occhi. Si guarda attorno… osserva il mercato ed i concorrenti per capire quali punti hanno poco successo sono da migliorare. Questo vuol dire essere intelligenti. Davvero i miei complimenti.

Chiunque abbia provato Mac OS X per più di mezzora non potrà che concordare con lui. Io stesso dubitavo del sistema operativo della Apple fino a quando non ci ho messo le mani, ed ho capito veramente il perchè fosse tanto elogiato da chi lo utilizzava…

Io che venivo da una giovinezza informatica windowsiana, seguita fermamente dalla scelta di Linux appena sono stato capace di intendere e volere, non posso negare di essere rimasto colpito da OS X.

Superata la prima fase di sbigottimento e ambientazione, sono rimasto allibito di quanto fosse facile – per l’utente normale – compiere “le solite azioni”. Il regno del plug&play e del drag&drop, dove disinstallare un’applicazione è tanto facile da essere quasi contro intuitivo (trascinando l’icona nel cestino). Tante piccole e semplici accortezze che ti fanno domandare “ma perchè nessuno ci ha mai pensato prima?! “.
E più lo usi più ti accordi di quanti aspetti siano stati scopiazzati dagli altri (prima tra tutti, la dock)… e pensi che forse un motivo ci sia davvero.

Un aspetto gradevole, pulito, essenziale ed elegante. Effetti grafici si, ma quanto basta. Senza esagerare. Un rivestimento esteriore che non fa altro che decorare adeguatamente un motore solido, sicuro e performante. Ovvio, perchè è UNIX inside.

Una simbiosi con l’hardware perfetto. Certo è anche più facile quando il sistema operativo è fatto per la macchina, e la macchina è fatta per ad-hoc per lui. Che sia anche questo il segreto di Mac ?

Edit: stavo per dimenticare… devo ammettere però che anche il mio Ubuntu su MacBook si comporta alla grande, in quanto a velocità, compatibilità e prestazioni ! 😉

Una tipica Apple Fangirl

Al di là delle assurde guerre tra Fanboy di Steve Jobs e anti-Fanboy, da chi impazzisce per ogni mela che vede e per chi ne è allergico (anche quando sono più che buone)… tra chi fa file notturne per sborsare felicemente 500 euro di smartphone e chi piuttosto preferisce comprare affascinanti “saponette” tutte da costruire e migliorare pur di dare un euro alla Apple. Bisogna essere oggettivi.
Valutare i successi degli altri prodotti per migliorare il proprio. Capire la risposta dei consumatori senza pregiudizi, senza voler correre ostinatamente a testa bassa… col rischio di sbatterla nel muro.

Shuttleworth è stato uno dei primi a capire questo e volere un Linux “per esseri umani” … non specificatamente nerd 😉

Impossibile non notarla. Oggi ( 25 Luglio 2008 ) mentre percorrevo la SR 70 verso le ore 16, nei pressi della località Ponte a Poppi (in provincia di Arezzo) ho incrociato una Opel Astra nera con una vistosa attrezzatura sopra il tetto.

Avendo già visto qualche foto in rete, non ho avuto dubbi: era un’auto di Google !

Non ho avuto la prontezza e il tempo per fare personalmente una foto, ma è in tutto e per tutto uguale a quelle che si trovano navigando un po’…

Quella che vedete in cima al palo non è altro che una sofisticata macchina fotografica che scatta foto a 360° mentre la macchina in movimento… lo scopo di tutto questo?
Ovviamente Google Street View !

Ancora in Italia non c’è, ma visto il lavoro dei Google-men negli ultimi tempi, senza dubbio arriverò a breve.
Sono stati segnalati già molti avvistamenti, in particolare nelle grandi città (Roma, Milano…) e loro periferie, ma non pensavo che le Google Cars si spingessero anche nelle campagne toscane, in Casentino,  lontano da grandi città… ma certo uno tra i luoghi più belli d’Italia 😉

Chissà… forse presto la mia Punto grigia finirà pure su Google StreetView !

Edit del 24/01/2010

Oggi mi sono accorto che finalmente il Casentino ha fatto la sua comparsa in Google Street View ! 😀
Sono da poco state rese disponibili le immagini di alcune delle principali strade della nostra bella vallata ! I comuni e paesi principali ci sono tutti.
Purtroppo ancora alcune strade sono incomplete… e tra queste manca sia casa mia, sia il punto in cui 1 anno e mezzo fa ho incontrato la Google Car! 🙁 Speriamo che le inseriscano tutte, prima o poi ! 😛

Edit del 24/06/2011

A Giugno 2011 la Google Car è stata riavvistata in Casentino !

 

(News e commenti sul Casentino: Casentinesi.it)