Non contento di Natalino (controllo delle luci dell’albero con Arduino) ho deciso di rendere il progetto più “intelligente”, utilizzando questa volta il mio fido Raspberry Pi.
L’obiettivo era accendere un alberino a led con un tweet. Ed in poco tempo direi che ci sono riuscito 🙂

Volete provare ad accenderlo anche voi?


Di seguito le spiegazioni tecniche.
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Progettino natalizio ideato da me e realizzato da mio fratello Giulio: controllo dell’accensione luci dell’albero di Natale con Arduino, in due modalità:

  • Giorno: l’albero si accende solo se rileva il passaggio di una persona (con un PIR infrarossi)
  • Notte: l’albero si accende in modo fisso e si spegne ad un orario predefinito (con un timer che bypassa il PIR

Il tutto è abbastanza semplice e permette anche di risparmiare sull’elettricità, visto che di giorno le luci rimangono spente quando non c’è nessuno a guardarle !

Ecco i componenti utilizzati:

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Questo articolo ha poco a che vedere con i soliti argomenti trattati, ma riguarda invece un argomento che mi sta molto a cuore.

Molti di voi oggi hanno addobbato l’albero di Natale, o lo faranno nei prossimi giorni. La questione è così vecchia da sembrare banale, ma in realtà non lo è: meglio l’albero di plastica o l’abete “vero” ?

Lungi da me passare per l’ecologista di turno, qui si tratta di buon senso. Spesso sento dire che “l’albero di plastica è ECOLOGICO” e “lasciate le povere pianticelle nei boschi“. Niente di più sbagliato. Ci avete mai riflettuto veramente?

Come può un oggetto di plastica, derivato dal petrolio e assolutamente non biodegradabile essere ecologico? È un ossimoro !

Inoltre forse in pochi sanno che gli abeti di natale che troviamo nei negozi e supermercati sono piante da vivaio che vengono appositamente coltivate per la vendita. NON vengono assolutamente prese nei boschi! Anzi, le aziende agricole che coltivano i terreni evitano l’abbandono di molte zone montane e l’incuria del suolo, che potrebbe provocare conseguenze ben peggiori (frane, smottamenti, ecc.).

Quelle piante esistono solo perché coltivate per essere vendute. Esattamente come un geranio, una petunia, una rosa.

Non c’è niente di più ecologico del rispettare la Natura coltivando opportunamente un territorio.

Inoltre alcuni studi hanno evidenziato che nel ciclo di vita di una pianta (5-6 anni) viene assorbita naturalmente più CO2 di quanta sia emessa in atmosfera per la loro coltivazione. E che invece per fare un albero di natale finto medio di 10 kg occorrono 20kg di petrolio e 23kg di CO2 emessa nell’atmosfera. Pensateci.

Ultimo motivo, ma non meno importante per me, è che la Toscana (ed il Casentino in particolare) è uno dei maggiori produttori di abeti a livello nazionale. Qui tantissime aziende rispettando il territorio fanno di questa coltivazione il loro sostentamento, tra mille difficoltà (tra cui la recente siccità)

E poi, volete mettere il profumo e la magia di un vero albero rispetto al plasticotto perfetto e senz’anima? Sicuramente può richiedere qualche accortezza in più in casa, ma ne varrà sicuramente la pena! (e se lo trattate bene lo potrete anche ripiantare a gennaio…).

Riflettete su questo mio consiglio… e buon albero a tutti! 🙂