Una delle novità carine che furono introdotte in Ubuntu Gutsy ben 16 mesi fa fu una nuova gestione del bluetooth attraverso una comoda applet che permetteva di gestire la connessione, associare i dispositivi, inviare e ricevere i files. Inoltre fu introdotta la possibilità di esplorare la memoria del dispositivo (per esempio degli smartphone) in modo semplice e veloce. A suo tempo ne tirai fuori anche un articolo su come fare.

Il dispositivo viene montato automaticamente in Nautilus !

Con l’avvento di Hardy però non solo sparì questa comoda funzione, ma anche tentando di inviare un file dal cellulare verso il pc, si riceveva un errore di impossibilità di inviare file (mentre il trasferimento computer -> cellulare ha sempre funzionato bene). Si sperava che in Intrepid le cose si sarebbero sistemate, invece non è stato cosi.

Era un bug abbastanza importante, perchè utilizzato e richiesto da molti utenti. Invece l’iter burocratico su Launchpad ci ha messo quasi 1 anno e mezzo per individuare l’errore (in obex-data-server) e proporre una soluzione funzionante.

Proprio un paio di giorni fa finalmente è apparsa la soluzione, per opera di Kenny Millington, che ha compilato una versione corretta del pacchetto obex data server e l’ha inserita nel proprio PPA. L’ho appena testata e confermo che funziona tutto alla perfezione!
Edit: grazie anche a Max che come mi ha scritto nei commenti ha contribuito a segnalare a Kenny l’aggiornamento del pacchetto che è stato risolutivo 😉

Leggi tutto →

Ho (finalmente) trovato il tempo per sistemare la guida all’ installazione, aggiornamento e configurazione delle schede wireless con chip Ralink su Ubuntu.

Tale guida è valida per la maggioranza dei chip Ralink attualmente presenti, ed in particolare:

  • RT2400 (PCI/PCMCIA)

  • RT2500 (PCI/PCMCIA)

  • RT2570 (USB)

  • RT61 (PCI/PCMCIA)

  • RT73 (USB)

Trovate la nuova pagina (revisionata) a questo indirizzo:

http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviSenzaFili/Ralink

In particolare sono state riportate le procedure di aggiornamento dei driver presenti di default nel kernel.

Nell’ordine di preferenza: utilizzo del pacchetto di backports, compat-wireless, driver legacy.

Se trovate errori o mancanze non esistate a segnalarmelo! 😉

Un solo pacchetto per tante soluzioni…

Cosi come era presente in Hardy, anche in Intrepid è presente il pacchetto linux-backports-modules-intrepid, che fa parte del repository “intrepid-proposed” (si abilita da Sistema > Amministrazione > Sorgenti software > Aggiornamenti).

Questo pacchetto contiene una quantità notevole di aggiornamenti per diversi driver wireless, migliorando prestazioni e stabilità.

In particolare, in questo momento il pacchetto contiene i seguenti driver:

lbm-iwlwifi-4965-2.ucode
lbm-iwlwifi-3945-2.ucode
lbm-iwlwifi-5000-1.ucode
ssb.ko
rt2400pci.ko
rt2500pci.ko
rt2500usb.ko
rt2x00lib.ko
rt2x00pci.ko
rt2x00usb.ko
rt61pci.ko
rt73usb.ko
iwl3945.ko
iwlagn.ko
iwlcore.ko
libertas.ko
libertas_cs.ko
libertas_sdio.ko
usb8xxx.ko
b43legacy.ko
p54common.ko
p54pci.ko
p54usb.ko
b43.ko
ath9k.ko
ipw2100.ko
ipw2200.ko
libipw.ko
rtl8180.ko
rtl8187.ko
zd1211rw.ko
ath5k.ko
adm8211.ko
rndis_wlan.ko
mac80211_hwsim.ko
cdc_ether.ko
rndis_host.ko
usbnet.ko
b44.ko
eeprom_93cx6.ko
lbm_cw-cfg80211.ko
lib80211.ko
lib80211_crypt_ccmp.ko
lib80211_crypt_tkip.ko
lib80211_crypt_wep.ko
lbm_cw-mac80211.ko

Notiamo la presenza dei driver Intel, Ralink, Broadcom, Prism, Atheros, Libertas e altri…

Il pacchetto segue molto più da vicino lo sviluppo dei driver wireless nel kernel di Linux, sincronizzandosi ogni tanto con delle releases stabili dei Compat-Wireless e viene aggiornato automaticamente col kernel di ubuntu.

Qui è disponibile lo changelog completo del pacchetto.

Molti utenti riportano notevoli miglioramenti con l’utilizzo di questi driver, per cui vi consiglio almeno di provarlo se avete qualche problema di connessione wireless.
Anche perchè per tornare alla versione precedente è sufficiente rimuovere il pacchetto! 😉

Vi segnalo che è uscita una nuova versione di Wicd, la 1.5.2

Non l’ho ancora testata bene, ma dovrebbero esser stati corretti solamente i bug riscontrati nella precedente versione 1.5.1 (per esempio quello che impediva la rimozione).

Provatelo e ditemi voi come va 😉

La pagina per il download è qui.

Una bella novità che mi ritrovo al rientro dalle vacanze è il rilascio della versione stabile di Wicd, l’ormai stafamoso gestore di connessioni wireless e wired, giunto alla versione 1.5.1. Dopo un lungo beta test e un susseguirsi infinito di Releases Cadidate, ecco finalmente la tanto agognata stable !

Delle novità di Wicd 1.5.x ho già parlato qualche tempo fa e da allora non ci sono stati sostanziali cambiamenti nelle caratteristiche… più che altro bugfix.

Network Manager 0.7 sta facendo passi da gigante, ma per adesso Wicd rimane sempre una spanna sopra in funzionalità, velocità e stabilità !

Il pacchetto .deb per tutte le versioni di Ubuntu (e Debian) si trova qui. Il repository non è ancora aggiornato, ma presumo che lo sarà a breve.

L’upgrade dalla versione 1.4.x dovrebbe avvenire automaticamente senza problemi, importando tutte le precedenti configurazioni. Ricordo inoltre che Wicd è incompatibile con Network Manager, per cui sarà necessario disinstallare quest’ultimo prima di procedere all’installazione del pacchetto di Wicd.

A differenza delle versioni precedenti, Wicd 1.5 non utilizza più la cartella /opt/wicd per l’installazione dei files, ma segue gli standard di Linux, installandosi in /etc/wicd e /usr/lib.

Per far partire l‘icona nella system tray (dopo aver avviato il servizio) è adesso necessario scrivere “wicd-client” nel terminale, oppure inserirlo in avvio automatico in Sistema -> Preferenze -> Sessioni

Come sempre vi invito a segnalare eventuali bug e problemi nel forum ufficiale di Wicd o su Launchpad.

Saludos 😉

AGGIORNAMENTO:

Se avete problemi nell’upgrade di versione, non visualizzate l’icona o all’avvio viene sempre richiesta la password per sbloccare il demone, applicate la seguente procedura suggerita da LukeNukem:

1) Scaricare l’ultima versione stabile di wicd nel desktop, dal link già postato sopra.
2) Per disinstallare il pacchetto senza problemi è necessario muovere un file di installazione da un’altra parte

sudo mv /var/lib/dpkg/info/wicd.prerm ~/Desktop

3) Utilizzando il gestore di pacchetti Synaptic, cercare wicd e rimuovere completamente il pacchetto.
4) Andare in Sistema > Preferenze > Sessioni e controllare che tra i programmi in avvio automatico non ci sia selezionata o presente alcuna voce facente riferimento a wicd. Nel caso, rimuoverla.
5) Installare la nuova versione di wicd facendo doppio click sul file .deb appena scaricato. Procedere con l’installazione anche in caso di notifiche di versione già presente in un repository.
6) Riavviare e controllare che l’icona nella system tray sia apparsa. Se non appare, controllare che in Sistema > Preferenze > Sessioni sia presente una voce di Wicd, con all’interno il comando “wicd-client”.

Prima di dare le mie considerazioni, vi riporto un pezzo dell’intervista di Mark Shuttleworth, (il papà di Ubuntu, per chi non lo sapesse) al sito derStandard.at, risalente a qualche giorno fa.

Ecco una mia (libera) traduzione:

derStandard.at: Se guarda il mercato attuale dei desktop c’è un sistema operativo che sta crescendo significativamente e non è Linux, è OsX. Quale crede sia la ragione di questo?

Shuttleworth: Prima di tutto dovremmo capire questo, che è un’osservazione importante: il fatto che OS X stia crescendo ci dice che Windows si sta indebolendo. Il fatto che OS X stia crescendo e Linux no, ci dice che OS sta offrendo cose che Linux non offre. Una di queste è il ritmo del cambiamento, il livello di innovazione. Dobbiamo veramente riconoscere che Apple è un motore d’innovazione. Un’altra di queste cose è la loro attenzione alla “web experience“. Loro, e non Microsoft, riconoscono fermamente che è il web la “killer application” dei PC oggi.
C’è una grande opportunità per noi di offrire una grande web experience, ma dobbiamo impegnarci molto nel farlo.

derStandard.at: Dunque per lei OS X è più interessante di Windows ?

Shuttleworth: Per me si, OS X è più interessante. Credo che il software libero sia la più sorprendente piattaforma per l’innovazione, ma credo che questa innovazione deve tendere anche a seguire la “via più facile”, la gente di solito sceglie la via con difficoltà minore: si vogliono esprimere le proprie idee e lo si vuol fare nel modo più facile possibile. E al momento non offriamo un luogo particolarmente semplice in cui andare ad esprimere la propria tecnologia.
Ovviamente ci sono delle eccezioni, guardate ai plugins di Firefox, per esempio. Una volta che Firefox ha raggiunto lo stesso livello di funzionalità di Internet Explorer, c’è stata una esplosione del numero di plugins. Questa è stata spinta da gente che pensava “ho una idea su come migliorare il browser”. E quale era il modo più facile per farlo? Scrivere un plugin per Firefox! E credo che questo ci dovrebbe dire molte cose…

derStandard.at: Quali sono gli ostacoli principali che frenano il successo di Linux sui desktop?

Shuttleworth: Penso che ancora non riusciamo a fornire una soddisfacente “user experience”. Penso che forniamo una user experience (buona) per chi ha un motivo nel voler stare su piattaforma Linux, sia per il prezzo che per la libertà. Se questo è il tuo motivo principale, Linux è la risposta giusta.

Ma se sei uno a cui non importa molto il prezzo, a cui non importa molto la libertà, non penso che possiamo dire che un desktop Linux offra la miglior esperienza possibile. E c’è qualcosa che dobbiamo cambiare, c’è qualcosa su cui mi sto impegnando a lavorare, focalizzando l’incremento delle risorse di Canonical nel capire come possiamo spingere la desktop experience fino a competere con Mac OS X.

Chi si aspettava risposte di parte da Mr. Ubuntu rimarrà deluso: Mark riesce a sorprenderci con un giudizio obiettivo sul mercato attuale dei sistemi operativi. Non è uno di quelli che pensano che Linux sia migliore a priori, senza dubbio. Non ha le bende (da nerd) sugli occhi. Si guarda attorno… osserva il mercato ed i concorrenti per capire quali punti hanno poco successo sono da migliorare. Questo vuol dire essere intelligenti. Davvero i miei complimenti.

Chiunque abbia provato Mac OS X per più di mezzora non potrà che concordare con lui. Io stesso dubitavo del sistema operativo della Apple fino a quando non ci ho messo le mani, ed ho capito veramente il perchè fosse tanto elogiato da chi lo utilizzava…

Io che venivo da una giovinezza informatica windowsiana, seguita fermamente dalla scelta di Linux appena sono stato capace di intendere e volere, non posso negare di essere rimasto colpito da OS X.

Superata la prima fase di sbigottimento e ambientazione, sono rimasto allibito di quanto fosse facile – per l’utente normale – compiere “le solite azioni”. Il regno del plug&play e del drag&drop, dove disinstallare un’applicazione è tanto facile da essere quasi contro intuitivo (trascinando l’icona nel cestino). Tante piccole e semplici accortezze che ti fanno domandare “ma perchè nessuno ci ha mai pensato prima?! “.
E più lo usi più ti accordi di quanti aspetti siano stati scopiazzati dagli altri (prima tra tutti, la dock)… e pensi che forse un motivo ci sia davvero.

Un aspetto gradevole, pulito, essenziale ed elegante. Effetti grafici si, ma quanto basta. Senza esagerare. Un rivestimento esteriore che non fa altro che decorare adeguatamente un motore solido, sicuro e performante. Ovvio, perchè è UNIX inside.

Una simbiosi con l’hardware perfetto. Certo è anche più facile quando il sistema operativo è fatto per la macchina, e la macchina è fatta per ad-hoc per lui. Che sia anche questo il segreto di Mac ?

Edit: stavo per dimenticare… devo ammettere però che anche il mio Ubuntu su MacBook si comporta alla grande, in quanto a velocità, compatibilità e prestazioni ! 😉

Una tipica Apple Fangirl

Al di là delle assurde guerre tra Fanboy di Steve Jobs e anti-Fanboy, da chi impazzisce per ogni mela che vede e per chi ne è allergico (anche quando sono più che buone)… tra chi fa file notturne per sborsare felicemente 500 euro di smartphone e chi piuttosto preferisce comprare affascinanti “saponette” tutte da costruire e migliorare pur di dare un euro alla Apple. Bisogna essere oggettivi.
Valutare i successi degli altri prodotti per migliorare il proprio. Capire la risposta dei consumatori senza pregiudizi, senza voler correre ostinatamente a testa bassa… col rischio di sbatterla nel muro.

Shuttleworth è stato uno dei primi a capire questo e volere un Linux “per esseri umani” … non specificatamente nerd 😉

Eseguendo i quotidiani aggiornamenti di Hardy, questa mattina ho avuto una piacevole sopresa:

Insieme all’aggiornamento al kernel 2.6.24.20.22 ho trovato anche quello del pacchetto linux-backports-modules-hardy, di cui ho già parlato poco tempo fa.

La novità non è solo nel numero di versione (che segue il kernel, ovviamente) ma anche di un consistente incremento dei moduli presenti !

Infatti, oltre ai moduli che erano già presenti, ovvero:

  • Intel iwl3945 e iwl4965 + relativi firmware
  • Ralink rt2×00 (rt2400pci, rt2500pci, rt2500usb, rt61pci, rt73usb)

Fanno la loro comparsa anche gli altri moduli del pacchetto compat-wireless, ovvero:

  • Broadcom b43 e b43legacy
  • Intel ipw2100 e ipw2200
  • Prism P54 PCI e USB
  • Atheros ath5k
  • Libertas
  • ZyDAS zd1211rw
  • adm8211
  • Realtck rtl8180 e rtl8187

Oltre a quest moduli wireless, troviamo anche aggiornamenti per:

  • Intel igb ed e1000e
  • uvcvideo (driver webcam)
  • Broadcomm bcm5974 (driver per il multi-touchpad del MacBook Air and Macbook Pro)

Se vi interessa lo changelog completo, lo trovate qui.

Tutti i possessori di questi chip (che sono il 90% dei chip wireless attualmente in commercio) sono dunque invitati a testare questo pacchetto pieno di aggiornamenti.

ATTENZIONE! LEGGERE GLI AGGIORNAMENTI IN BASSO!!

Se non ce l’avete ancora, basta abilitare il repository hardy-proposed e insallare il metapacchetto linux-backports-modules-hardy

Ancora una volta, un grazie ai MOTU 😉

AGGIORNAMENTO IMPORTATE:
Molti stanno riportando problemi con i nuovi moduli Intel e Ralink, compresi quelli nel kernel 2.6.24-20.
Attualmente dunque è consigliabile aspettare un futuro aggiornamento prima di installare questo pacchetto e continuare ad utilizzare il kernel 2.6.24-19

AGGIORNAMENTO DEL 21/08/2008
Tornando dalle vacanze ho letto con piacere che quelli di Ubuntu invece di andare al mare hanno provveduto in brevissimo tempo a risolvere il bug, fornendo una nuova versione del kernel nel repository “proposed”, taggata 2.6.24-21.25. Super efficienti, anche ad Agosto! 😉

Forse avrete già letto nella blogosfera notizie sulla versione 0.7 di Network Manager, considerato dai suoi stessi creatori il “nuovo Chuck Norris“. Forse perchè guardando le features e lo changelog rispetto alle versioni 0.6.x, ci si meraviglia di quante cose riesca a fare…

Premetto: la versione 0.7 ha in comune con le precedenti solo il nome. Tutto il resto è stato cambiato, riscritto, migliorato. C’è voluto molto lavoro e molto tempo, ma i risultati si iniziano ad apprezzare.

Benché l’idea di base e la struttura di Network Manager 0.6.x siano sempre state ottime, sopratutto per l’integrazione col sistema e con GNOME, i problemi e le mancanze di questo piccolo (ma importante) tool di gestione ha da sempre dato molti grattacapi agli utenti, soprattutto quelli alle prime armi che si aspettavano che la connessione wireless semplicemente funzionasse con due click, cosi come è negli altri sistemi operativi, e cosi come dovrebbe essere al giorno d’oggi. Molti si sono scoraggiati, i più esperti si sono affidati al sempre ubbidiente Terminale, altri dopo aver cercato e chiesto aiuto hanno trovato valide alternative (Wicd, in primis) ma alcuni avranno sicuramente abbandonato il cd di Linux in un cassetto, in attesa di tempi migliori.

Gli sviluppatori GNOME non sono certo rimasti insensibili alle critiche e alle proteste… riscrivendo il programma quasi completamente da zero, tappando buchi e aggiungendo bottoni e pannelli.
Il risultato non è ancora completo e stabile (siete avvertiti), ma già più che utilizzabile, soprattutto se siete curiosi e smanettoni.

Se invece avete paura o non volete rischiare di “sputtanare” il sistema, allora NON installate i prossimi pacchetti, e aspettate la versione stabile.

Prima qualche immagine per creare suspence: 🙂

Se siete interessati, potete trovare tutti gli screenshots in questo ottimo articolo.

Leggi tutto →

Trovo finalmente il tempo di scrivere questa guida, come promesso… Mi scuso per l’assenza degli ultimi tempi, ma gli impegni, soprattutto universitari, mi hanno concesso poco tempo…

Ormai sono un felice possessore dell’Apple Macbook dal quasi due mesi, per cui posso trarre le mie conclusioni e raccontare la mia esperienza di installazione di Ubuntu 8.04 “Hardy Heron”.

Il MacBook è pronto per accogliere Ubuntu !
(grazie a Doc per la foto)

Leggi tutto →

Buone notizie per tutti i possessori di schede wireless Intel e Ralink:
nei repository di Ubuntu Hardy è disponibile un pacchetto di backports contenente driver e firmware aggiornati per i vostri chip !

In dettaglio:

  • Intel iwl3945 e iwl4965
    Driver e firmware aggiornati. Adesso funzionano pure il LED ed il tasto di accensione dei portatili.
  • Ralink rt2x00 (rt2400pci, rt2500pci, rt2500usb, rt61pci, rt73usb)
    Driver aggiornati alla versione 2.1.14. Maggiore stabilità e prestazioni della versione presente in Hardy di default.

Se avete uno dei chip elencati, l’installazione di questo pacchetto è STRA-CONSIGLIATA!

sudo apt-get install linux-backports-modules-hardy