Il Raspberry Pi è molto versatile ma a volte bisogna tener conto di alcune limitazioni. Una di queste è senza dubbio la poca corrente fornita dalle porte USB (circa 100 mA).

Tastiere e mouse di solito non hanno problemi, ma quando abbiamo delle periferiche che richiedono più corrente (per esempio una chiavetta WiFi o Bluetooth) allora è necessario utilizzare un HUB alimentato.

Gli HUB USB alimentati però non sono così economici. Con un po’ di manualità è possibile trasformare un vecchio hub in uno con alimentazione separata, oppure auto costruirsi una prolunga usb alimentata (powered usb extender) sfruttando i cavi che probabilmente abbiamo già a casa.

Obiettivo: alimentare il Raspberry e la periferica USB con un solo alimentatore USB, fornendo energia sufficiente ad entrambi.

Occorrente:

  • Cavo USB – microUSB (quello che comunemente utilizzate per alimentare il Raspberry)
  • Prolunga USB maschio-femmina (spesso fornite insieme alle chiavette usb o altre periferiche)
  • Alimentatore 5V (da almeno 1.2A, meglio qualcosa di più: dovrà alimentare sia il Raspberry che la periferica!)
  • Nastro isolante e saldatore a stagno

Il procedimento è semplice:

  • Tagliare a metà i due cavi
  • Nella prolunga maschio/femmina prendere il pezzo con l’USB femmina e collegare i fili rosso e nero al cavo USB maschio che andrà all’alimentatore. Gli altri due fili (bianco e verde) trasportano i dati e saranno collegati al connettore maschio che andrà all’uscita USB del Raspberry. Attenzione: non collegare anche rosso e nero all’ingresso del Raspberry, evitiamo che la corrente torni indietro dall’hub, potrebbe danneggiarlo!
  • Prendere lo spezzone col microUSB e collegare rosso e nero (gli altri non servono) agli altri che avete collegato al punto precedente.
  • Fissare tutti i collegamenti con nastro isolante e/o un punto di saldatura a stagno (consigliato).

Lo schema seguente spiega molto meglio il collegamento effettuato.

 

Schema di collegamento

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