Il GPS

Tutti ormai hanno familiarità col GPS (Global Positioning System), sistema creato inizialmente nell’ambito militare USA, che sfrutta una costellazione di satelliti per calcolare la propria posizione in un qualsiasi punto del globo con un’accuratezza di pochi metri.

Il principio del GPS è abbastanza semplice: attraverso i segnali ricevuti dai satelliti in orbita (almeno 4) il

schema di funzionamento del GPS

schema di funzionamento del GPS

terminale riesce a calcolare la propria posizione conoscendo il tempo di volo del segnali, la mappa dei satelliti e la loro sincronizzazione temporale. Da quando il suo utilizzo è stato liberalizzato per usi civili e commerciali, il suo successo è stato esponenziale, dai navigatori sui veicoli alle più recenti implementazioni sugli smartphones avanzati.

L’utilizzo del GPS in mobilità ha aperto nuovi interessanti scenari non solo per la navigazione cartografica, ma anche per tutti quei servizi che possono sfruttare l’informazione sulla localizzazione dell’utente per fornire un servizio personalizzato di informazioni, meteo, traffico ecc, senza dimenticare i risvolti social di Twitter e Foursquare.

Il GPS però presenta molti problemi se utilizzato in ambienti chiusi oppure in città, tra gli edifici. Per questo sono state pensate alcune soluzioni alternative: una di queste è l’utilizzo delle segnale GSM o UMTS ricevuto dalle celle circostanti: ogni antenna trasmette infatti informazioni sulla propria posizione geografica, ma l’accuratezza di questo tipo di localizzazione è evidentemente pari alla grandezza della cella, per cui può anche essere di alcuni Km in zone rurali.

Il WPS

Un altro sistema che è venuto fuori negli ultimi tempi è quello che sfrutta la presenza di access point WiFi sparsi nel territorio: conoscendo l’esatta ubicazione degli access point ricevuti dal proprio terminale, è possibile determinare la posizione con un’accuratezza di poche decine di metri. Questo sistema è chiamato anche WPS (Wireless Positioning System).

Dato che non c’è un modo intrinseco di ricavare la localizzazione dagli access point, è necessario avere un database in cui sono associati ai MAC address degli AP con le rispettive location.
Probabilmente avrete di recente sentito parlare di alcune questioni dovute alle macchine di Google che, percorrendo le strade per registre le immagini impiegate in Street View, raccolgono contemporaneamente le informazioni degli access point ricevuti, mappandoli. Qualcuno si è chiesto che tipo di dati venissero “sniffati” e salvati da Google (a cui in teoria serve solo il MAC address), soprattutto se la rete in questione è aperta, senza alcuna protezione.
Fermo restando che secondo me chiunque lasci aperta la propria rete wireless è un incosciente, perché è come lamentarsi se i ladri rubano in casa dopo aver lasciato porte e finestre spalancate, Google, dopo aver dichiarato che non viene raccolto alcun dato per scopi diversi alla localizzazione, pare abbia acconsentito a far visionare i propri dati e promesso di cancellare tutti quelli captati “per sbaglio”.

Google possiede appunto uno di questi database wps, ma non è l’unica.

Skyhook

Un altro servizio molto importante e diffuso è quello Skyhook Wireless, azienda americana fondata nel 2003 per rispondere alla crescente domanda di servizi location-based.

Skyhook

Skyhook è stata la prima a creare un sistema diffuso di raccolta dei dati ed un database su scala mondiale.

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