WiMax Libero: petizione

Invito tutti voi a prendere coscienza sulla questione WiMax, e a firmare la petizione realizzata da Andrea Rodriguez.

Il WiMax è la tecnologia wireless del futuro. Permette infatti di coprire grandi distanze con una spesa molto contenuta: una speranza più che concreta per molti italiani di uscire dal proprio digital-divide (io ero tra loro fino a poco tempo fa, e posso capire benissimo la loro frustrazione).

L’intenzione attuale del Governo è quella di assegnare completamente le frequenze disponibili agli aperatori (tramite asta), un po’ come già avviene per le frequenze dei cellulari. In questo modo si impedisce ad ogni libero cittadino di utilizzare tali frequenze in modo autonomo, cosa che limita molto (o cancella del tutto) i vantaggi del WiMax.

Lo scopo della petizione è quello di far capire al Governo che questo non dove accadere. Le frequenze WiMax (o almeno una parte di esse) devono essere libere e pubbliche!

Invito quindi tutti a leggere e firmare la petizione sul sito

www.wimaxlibero.org

Nel resto dell’articolo vi riporto il testo completo …

I cittadini italiani ed europei sottoscrittori della seguente petizione, CHIEDONO con essa che vengano rispettate le idee di “libertà tecnologica” alla base delle proposte Comunitarie in ambito ICT ed, in particolare:

  1. che non si proceda alla totale destinazione del gruppo di frequenze interessate dalla tecnologia WI-MAX – 3.4 <–> 3.5 Ghz (inizialmente rilasciati in un gruppo di 35 + 35 Mhz) – o lotti delle stesse, per uso commerciale regolamentato o meno da licenze in obsoleto stile telefonico con conseguente totale chiusura dello spettro radio oggetto di concessione.
  2. che venga destinato, da subito, una parte dello spettro radio dichiarato – o che verrà dichiarato – disponibile per la tecnologia a LIBERO USO da parte dei singoli cittadini anche in forma associativa SENZA FINI di LUCRO; ciò regolando naturalmente la concessione d’utilizzo (come già avviene per altre tipologie radiantistiche), senza però che tale regolamentazione possa costituire vincoli di sorta alle caratteristiche intrinseche della tecnologia stessa (diffusione, accesso, interoperabilità, multicanalità, portata, ambito applicativo, ecc…).
  3. che la citata porzione di frequenze LIBERE come da precedente punto (2), non sia mai inferiore ad 1/3 dell’intero spettro disponibile; che tale assegnazione sia prioritaria, o comunque non secondaria in termini temporali, rispetto all’eventuale assegnazione di frequenze per uso commerciale.
  4. che la citata porzione di frequenze LIBERE come da precedente punto (2), non sia soggetta ad alcun tipo di tassazione diretta od indiretta, ovvero che l’importo della eventuale stessa sia contenuto in importi opportunamente minimi, considerando l’uso personale cui è destinata.
  5. che lo Stato Italiano si faccia sostenitore di analoga proposta presso i competenti organi Europei, con lo scopo di coinvolgere l’intera Comunità sul tema WI-MAX e permettere/promuovere così un’eventuale diffusione dello spettro di frequenze libere nell’intero ambito comunitario, realizzando di fatto un primo passo di armonizzazione in tema di “Società dell’Informazione”, nel pieno rispetto degli intenti Comunitari riassunti.

Facciamo sentire la nostra voce!